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Approfondimenti

La Xing Shen Zhuang Gong nelle terapie energetiche

autore di Leonardo Marseglia

Prosegue la nostra esplorazione nelle discipline energetiche orientali finalizzate al sostegno della salute, e questa volta ci occuperemo più dettagliatamente di alcuni concetti che molto spesso rimangono tali, e non trovano uno sbocco concreto nell'attuazione pratica.

Prima di parlare di terapia e di cosa si cela dietro alla riuscita di essa, occorre puntualizzare il concetto di meridiani energetici.

Sfogliando qualsiasi libro di medicina tradizionale cinese, avremmo delle esaustive illustrazioni, a volte molto dettagliate per essere dei concetti mai sviluppati empiricamente, eppure, la spiegazione di un meridiano energetico non differisce dalla descrizione, ad esempio di un organo.

La differenza è che l'organo si vede, si tocca, si asporta, può essere sezionato, e il meridiano?

Qui si cade nel solito tranello mentale, tipico dell'essere umano e ancor più dell'occidentale! Durante un trattamento si ragiona troppo. Si seguono degli schemi e si digitano, come ad esempio nello Shiatsu, tutti i punti di un determinato meridiano, come se fosse una linea guida che, se seguita fedelmente, ristabilisce equilibrio ad una determinata situazione del corpo.

È così semplice? Non proprio.

La verità sta nel mezzo.

 

Le terapie energetiche 

 

Più che parlare di meridiani, ossia dei canali energetici attraverso i quali scorre il Qi, l'energia vitale, i grandi Maestri di Nei Qi Gong parlano di un solo meridiano, ossia il Meridiano Uomo.

Ogni praticante di questa millenaria disciplina, comprende sulla sua pelle che non è possibile seguire dei "protocolli" o degli schemi quando si parla di energia. Essa scorre dentro di noi secondo le sue leggi fisiologiche, e prima di collegarla alla nostra Intenzione, e quindi prima di accrescerla e farla muovere a nostro piacimento dentro di noi e negli altri, serve tantissima Pratica.

L'agopunturista, il Tuinaista, lo Shiatsuka che comprende questo concetto, rende il suo trattamento mille volte più efficace.

Questo accade perché quando si utilizza un ago (o un conetto di moxa), volendo fare un esempio, non si cade più nell'errore di pensare che l'ago faccia tutto il lavoro; al contrario è l'operatore che con la sua energia, "attiva" la funzione dell'ago.

Una situazione leggermente diversa dall'agopuntura occidentale dove molto spesso si crede che inserire l'ago sia alla stregua di inserire la spina nella presa, e tutto scorre.

Detto ciò, ribadiamo il concetto che ogni operatore deve prima percepire realmente, e non in maniera illusoria, il Qi all'interno del suo corpo, per poi creare e indirizzare lo stesso scorrimento in un paziente.

Esiste una pratica millenaria che aiuta a creare le suddette condizioni: la XING SHEN ZHUANG GONG.

Questa pratica potentissima nel Nei Qi Gong rappresenta il primo livello, e quindi trapela già da subito la potenza che si cela dietro tutto il percorso.

Essa sblocca la circolazione energetica attraverso esercizi posturali, anche piuttosto intensi, che aprono le singole articolazioni e liberano i percorsi dei meridiani. Insegna anche a dirigere il Qi nei punti chiave, dando quindi un senso ancora più prezioso al concetto di "Meridiano Uomo".

Vedremo i primi due movimenti di questa Forma ossia: il collo della gru e la testa della tartaruga.

 

Il Collo della Gru

Il primo esercizio crea una "tensione" nel punto Yu Zhen (situato sopra il bordo della protuberanza occipitale esterna a 1,3 cun a lato di Du Mai) che va sempre aumentata con un movimento particolare della testa (tipico della Gru), il quale collega questo punto con un altro punto energetico, ossia il Bai Hui.

Nell'agopuntura questo punto è utilizzato per rimuovere le ostruzioni, quando il praticante si accorge che il Qi in quella zona non scorre liberamente. Si trattano tramite questo punto - situato nella zona del grande nervo occipitale - dolori agli occhi, la miopia, la cefalea, le vertigini.

Lo Yu Zhen è anche chiamato, in oriente, "Cuscino di Giada".

 

La Testa della Tartaruga

Il secondo esercizio della Xing Shen Zhang Gong, la testa della tartaruga stimola, sempre tramite movimenti particolari della testa, lo Yin Tang, creando il collegamento energetico con Yu Zhen e con Ba Hui.

Yin Tang è un punto energetico situato tra le sopracciglia. Nelle terapie energetiche è utilizzato per trattare cefalee, vertigini, sinusite, epistassi, ipertonia, insonnia e convulsioni infantili.

Ba Hui invece, situato sulla linea cefalica sagittale, nel punto di intersezione tra la linea centrale e la linea tracciata da una punta dell'orecchio all'altra, nella galea aponeurotica.

Questo punto nell'agopuntura, nello Shiatsu e nel Tuina, viene molto utilizzato in quanto tonifica il Cuore, apre gli orifizi, calma lo Shen e stimola la salita del Qi. Per questo si utilizza nelle cefalee, confusione mentale, emiparesi, paralisi, collo rigido, crampi, prolasso dell'ano, emorroidi, vertigini ecc ecc.

Nei libri classici di medicina tradizionale cinese questi punti sono situati su determinati meridiani. Ad esempio, Yu Zhen è situato sul meridiano di Vescica.

Il Nei Qi Gong supera questi concetti, andando in maniera profonda a concretizzare il movimento energetico e lo scorrimento dove serve, ai fini della pratica su sé stessi e sugli altri, sulla lunga via dell'evoluzione, che non può prescindere da una corretta e determinata percezione del proprio mondo interiore.

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